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mercoledì 12 gennaio 2011

Noi no..i parlamentari, si!

L’ 8 febbraio 2007 è stato approvato il disegno di legge che avrebbe dovuto formalizzare i riconoscimenti delle unioni di fatto in Italia, sotto il nuovo nome di DICO, distaccandosi così dalle unioni di tipo francese ed inglese. Ancora si attende il complesso iter parlamentare, e, allo stato attuale,alle coppie di fatto non sono riconosciuti gli stessi diritti delle coppie sposate.


Ad eccezione dei parlamentari (vergogna bipartisan), che nonostante si trincerino ipocritamente dietro la presunta sacralità della famiglia suggellata dalla carta con il bollo, fruiscono da vent’anni del Fondo di Solidarietà:

Per i Parlamentari, il Fondo di solidarietà è stato inaugurato nel 1990, con una delibera dell’Ufficio di Presidenza della Camera. Le regole che disciplinano l’assistenza sanitaria parlano chiaro: i servigi (o privilegi) sono estendibili ai conviventi more uxorio dello stesso sesso e agli eventuali figli avuti dai parlamentari fuori dal matrimonio. Accedere al Fondo di solidarietà è facile: nei primi giorni di legislatura, il parlamentare, contestualmente allo scatto della foto di rito, compila un apposito modulo, in cui può indicare nomi e cognomi di conviventi ed eventuali figli a carico. A questi verrà poi estesa l’assistenza sanitaria gratuita. Inoltre gli onorevoli, possono lasciare al proprio partner la pensione di reversibilità, anche se tra di loro non sussiste alcun legame matrimoniale. Le coppie non sposate di parlamentari, hanno anche il diritto all’adozione di minori.
SVERGOGNATI!

Deve essere bello decidere dall’alto di una carica di potere sulle vite altrui, quelle esistenze non baciate dalla protezione che solo il culo incollato a una poltrona può dare.
E , loro, nel frattempo, cosa fanno mentre impartiscono lezioni di morale e stabiliscono che un legame matrimoniale è per “la legge” di serie A rispetto a una solida convivenza?

Collezionano amanti, si fanno annullare le nozze dalla sacra rota (volutamente in minuscolo), vanno con le minorenni, le zoccole e a spese nostre, utilizzando voli di stato e auto blu.

Pensate a tutte le coppie che conducono una vita dissoluta agli occhi del diritto e della gerarchia ecclesiastica, soltanto per avere difeso la scelta di non convolare alle cosiddette “giuste nozze” e paragonatela allo schifo reale: la puttanopoli di chi, invece, calpestando ogni senso di famiglia si intasca anche i fondi negati a noi e ai nostri figli!

11 commenti:

  1. CHIEDO DI PUBBLICARE INTEGRALMENTE LE NORME DEL FONDO DI SOLIDARIETA E LA NORMA CHE CONSENTE AL PARLAMENTARE DI LASCIARE AL PARTNER LA PENSIONE DI REVERSIBILITA ANCHE IN ASSENZA DI LEGAME MATRIMONIALE, CON COPIA DA INVIARE A DI PIETRO, CASINI, BERSANI E VENDOLA.

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  2. Cari Amici, non riesco a capire una cosa: che differenza c'è tra il registro delle coppie di fatto e lo sposarsi? Tralasciando gli omosessuali, che è un altro discorso, registrarsi al Comune sposandosi o come coppia di fatto cosa cambia? Che è più facile divorziare? Se uno si mette insieme con l'idea di partenza del divorzio, mi sembra che inizi male la convivenza: alla prima difficoltà, fuga!
    Ciao a tutti!
    prudentissimo

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  3. A PRUDENTISS: Non mi pare sia questo l'argomento!

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  4. Ad anonimo: a Roma si dice " nun me tocca' sul vero che me s'arizza er pelo". Dunque è questa la nota dolente: si vuole la coppia di fatto per i vantaggi ( economici) del matrimonio ma senza gli obblighi! Bel sistema!Bandiere al vento dei propri comodi. Così in famiglia, così in pubblico.
    Ciao a tutti.
    Prudentissimo

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  5. Prudentissimo l'articolo in questione dice altro: un privilegio di pochi, quelli che governano, non è esteso all'intera comunità.
    In questo modo si discrimina l'intera popolazione perché si ha di fatto un privilegio di casta (o di classe se ti pare) ai danni della comunità.

    Nel merito di quanto dici poi è molto semplice replicare dicendo che moltissimi non sono nella possibilità di sposarsi per un motivo molto semplice: non appartengono ai canoni classici della famiglia.
    E con questo c'è da dire che rientrano in quest'ambito le coppie omosessuali ma anche due fratelli che decidono di vivere insieme, zio e nipote ecc.

    Buona riflessione
    Vincenzo

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  6. Caro Amico Vincenzo, non per polemica:vorrei attirare la tua attenzione sul fatto che l'articolo parla di more uxorio, anche dello stesso sesso, e di figli nati fuori del matrimonio. Sull'aspetto delle coppie di fatto eterosessuali appuntavo la mia osservazione. Quanto alle altre "coppie di fatto" non mi pare che nell'articolo se ne tratti, anche se ritengo che sarebbe necessario un serio ragionamento. Per quel che attiene, infine, le coppie omosessuali, la mia personale opinione è che si possa arrivare a creare uno speciale "status" escludendo, però, l'adozione di figli o altri mezzi che la medicina mette a disposizione, nell'interesse dei figli stessi che hanno bisogno di Un padre e di Una madre e non del doppio dell'uno o dell'altra.
    Pensaci pure tu!
    Ciao
    Prudentissimo

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  7. Mi sembra che i commenti non riguardano affatto il problema del Fondo di solidarietà dei nostri onorevoli Deputati .
    Questo fondo è una ulteriore riprova che noi cittadini non contiamo niente, che la CASTA fa ciò che gli pare e non gli interessa nulla degli Italiani .
    Sono un pensionato a gennaio avrei dovuto ricevere un piccolo aumento cioè una percentuale sugli aumenti previsti da ISTAT , con mia enerme sorpresa la mia pensione è diminuita.
    Mentre la CASTA si è aumentata lo stipendio e non di poco, tutto questo senza guardare quei poveri cittadini che vivono con 700 o 800 euro al mese .
    saluti a tutti

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  8. Esatto: l'argomento è la disparità di trattamento.
    Il cittadino che è privato di qualcosa che i parlamentari detengono da anni.
    E quanto si è disquisito, sui pacs o dico?
    Ipocritamente hanno avuto ragione i dettami della chiesa e della parte cattointegralista di comodo che siede alla camera dei deputati e al senato..

    Peccato che lorsignori, dei pacs o dico, beneficino alla faccia nostra..
    Non è detto, poi, che debba essere necessario sposarsi per vedersi riconosciuto un diritto che esiste ovunque, tranne in Italia..
    ma, ribadiamo, precluso ai comuni mortali.
    un saluto dagli autori del blog, loggati con l'indirizzo del sito principale..

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  9. che i nostri politici possano tutti bruciare all'inferno,siamo in un clima nazifascista ,che provino ad essere senza soldi e senza lavoro bastardi papponi,tutti a casa viva la rivoluzione

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    1. ai ragione ma per mandarli a casa non devi votare nessun partito perche sono tutti papponnnni

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  10. Io sarei del parere di mandarli tutti a casa senza un soldo w la rivoluzione

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