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venerdì 29 ottobre 2010

C'è chi fa "Bunga Bunga" e chi da il buon esempio! Da Paola Binetti un consiglio a Silvio Berlusconi: "Pentiti e vieni con me a ballare il catto-rap degli Holy Generation!"

Da quando ha lasciato il Partito Democratico, per passare alle fila dell’Udc, una nuova linfa ha baciato Paola Binetti.

Con piacere avevamo già notato il suo recente look, con un taglio di capelli più sbarazzino e meno austero che potete ammirare in questa immagine:


L’effetto “spettinato”, non è l’unica novità che riguarda la ritrovata vitalità del senatore: basta con il cilicio, con le rinunce, con gli inginocchiamenti sopra i ceci!

Paola Binetti ha scoperto l’amore per l’Hip Hop!

In più di una occasione sarebbe stata vista ai concerti di una band emergente, gli Holy Generation!

Eccola come si dimena al ritmo dei riempi pista del gruppo salernitano.

Tanto da scivolare sinuosamente sul parquet


lanciarsi in uno scalmanato passo di breack dance


Si, perché le note di “Predichiamo Cristo”, sono davvero irresistibili!
E cosa dire di “Credi in Dio?”
Come avrebbe urlato la Binetti, abbracciando lo slang dei rivoluzionari Holy Generation: “STILE YEAHHH, PARLATA WOOOW!!!”

"I dialetti solo le base della nostra cultura". Tratto da un comunicato firmato da Mariastella Gelmini. Caro ministro, impari a scrivere in italiano!

Non nascondiamo di aver manifestato parecchio stupore nel sentire le carenze grammaticali e sintattiche del ministro alla Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini.

In questo caso, ci riferiamo all’espressività, al linguaggio verbale.

Passare dall’orale allo scritto è ancora più agghiacciante: leggere i comunicati della ministra può sortire un effetto compreso tra le risate e il voltastomaco.

La gamma degli stati intermedi è dunque varia…

Leggete questo documento ufficiale firmato da Mariastella Gelmini, con tanto di marchio “Rassegna Stampa del Governo Italiano” e fateci sapere la vostra prima reazione fisiologica:


Vi confessiamo di aver faticato parecchio nell’operazione di sottolineatura degli errori, e si nota: ogni linea viola corrisponde a uno strafalcione e alcune, tra queste, sono visibilmente storte.

Il motivo è semplice: l’incredulità per quello che i nostri occhi stavano vedendo, di riflesso ha provocato uno scombussolamento fisico a catena che, tra rutti, peti, vomiti lacrime e risate ha reso le mani meno ferme del solito.

Come può il maggiore rappresentante istituzionale della scuola, del sapere, della formazione, confondere i generi maschili e femminili, il plurale e il singolare?

Abbiamo tralasciato un sospetto “Da subito” (sesta riga) e un “sempre di più” (settima riga), per non essere troppo impietosi.

Sul ministro, una lapidaria considerazione: ma chi cazzo le ha dato la laurea?

Una simile sfilza di errori concentrata in poche righe è una impresa difficile perfino per un bimbo delle elementari.

Sul perché Mariastella Gelmini occupi una tale carica politica, preferiamo non farci domande…